Gli scienziati considerano il bacino del Mediterraneo un’area particolarmente esposta alle conseguenze dei cambiamenti climatici, con effetti che si palesano in anticipo e con maggiore intensità rispetto ad altre aree.
Nella prima parte del Sesto Rapporto di Valutazione messo a punto dagli scienziati del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) pubblicato il 9 agosto, è emerso che la catastrofe climatica è alle porte, ed è figlia delle attività umane attraverso l’immissione costante di gas effetto serra, in particolar modo di anidride carbonica.
Nel 2019, ad esempio, è stato determinato che i livelli di CO2 atmosferici erano i più alti degli ultimi 2 milioni di anni.