Ancora da riqualificare 9,7 milioni di edifici in Italia
Torna in primo piano il tema dell’adeguamento energetico degli edifici in Italia, grazie all’approvazione da parte del Parlamento Europeo della direttiva sulle cosiddetta Case Green.
In Italia, più che in altri paesi europei, il patrimonio abitativo è vetusto e energivoro.
Oltre il 50% delle abitazioni del nostro Paese ha più di 50 anni, quindi costruiti prima del 1970, un ulteriore 30% è stato edificato tra il 1971 e il 1990 e il 7,4% tra il 1991 e il 2000. Meno dell’8% negli ultimi 20 anni.
Questi dati evidenziano che sarebbe necessario intervenire con lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico su almeno 9,7 milioni di edifici italiani.
La stima dell’Ufficio Studi Federcepicostruzioni su dati Istat-Enea dice che per effettuare tali lavoro occorrerebbero circa mille miliardi di euro.
Il presidente di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi, ha dichiarato all’agenzia Dire: “La direttiva europea dimostra come il Governo italiano sia stato troppo precipitoso e avventato nel sopprimere uno strumento, il Superbonus 110%, che ha attivato investimenti per 68,5 miliardi, consentendo la riqualificazione energetica, con conseguente guadagno di due classi, di 55mila condomini, 221mila edifici unifamiliari e 109mila edifici funzionalmente indipendenti”.