Il sistema sanitario pubblico italiano è in grave difficoltà, con due problematiche principali che stanno mettendo a dura prova l’efficienza delle strutture: i tempi di attesa sempre più lunghi e la carenza di personale. La situazione è stata al centro delle discussioni durante il recente incontro a Roma tra esperti e istituzioni.
Secondo i dati, il numero delle prestazioni sanitarie in aumento non viene più supportato da un sistema che soffre di un’insufficienza cronica di medici, infermieri e specialisti. Le liste d’attesa, per alcune visite e interventi, sono diventate insostenibili, compromettendo l’accesso alle cure tempestive.
Inoltre, la sanità territoriale è sempre più a rischio, con mancanza di investimenti e una distribuzione inadeguata delle risorse. L’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie croniche richiedono soluzioni rapide per evitare il collasso del sistema.
La questione è urgente: per salvare la sanità pubblica è necessario un intervento strutturale che garantisca non solo l’assunzione di personale, ma anche l’innovazione tecnologica e il rafforzamento della medicina territoriale.